Archivio per la categoria ‘I Naviganti

I Naviganti 34: M4TH (racconto su Star Trek: Enterprise)   1 comment

I Naviganti 34Dedicato a mia Madre

Rating: NC-17

Genere: Romanzo – avventura

Riassunto: Quando l’Enterprise sconfina nel territorio sacro di un popolo molto religioso, il prezzo del sacrilegio potrebbe essere molto alto.

Spoilers: Tutta Enterprise, più qualche riferimento qua e là a tutto Star Trek.

Dichiarazioni: “Star Trek: Enterprise” e tutti i suoi personaggi sono proprietà della Paramount e dei suoi autori. Questo è un racconto di fantasia, creato da una fan al solo scopo di intrattenimento e senza scopo di lucro. Ogni somiglianza a racconti, fanfiction, persone reali o fatti realmente accaduti è puramente casuale.

Scarica il racconto in formato PDF:I Naviganti 34: M4TH

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I dreamt I dwelt in marble halls
With vassals and serfs at my side,
And of all who assembled within those walls
That I was the hope and the pride.
I had riches all too great to count
And a high ancestral name.
But I also dreamt which pleased me most
That you loved me still the same,
That you loved me
You loved me still the same.

[Ho sognato di abitare in stanze di marmo
con vassalli e servi al mio fianco,
e di tutti quelli riuniti all’interno di quelle mura
io ero la speranza e l’orgoglio.
Avevo ricchezze tanto grandi da non poterle contare
ed un nome antico e nobile.
Ma ho anche sognato, il che mi ha fatto più piacere
che tu mi amavi ancora allo stesso modo,
che tu mi amavi
mi amavi ancora allo stesso modo.]
(Enya, “Marble Halls”)

Credo di poter dire che tutto sia iniziato mentre ero in palestra, in compagnia di F’Ral.
Stavo facendo stretching con lei. Non ero ovviamente ai suoi livelli, ma nessuno sull’Enter-prise si avvicinava vagamente alle capacità contorsionistiche di F’Ral, nemmeno T’Pol che frequentava la palestra più assiduamente di tutti noi Umani, né Malcolm, che si era svelato un ottimo ballerino di tango. Nei mesi in cui mi ero impegnato in palestra con la Caitian, però, avevo ottenuto una buona mobilità articolare. Devo dire che fare stretching era rilassante, an-che se non quanto le fusa di F’Ral o le sedute di neuropressione con T’Pol.
Per qualche strano volo pindarico, molto facile da fare con F’Ral, in quel momento eravamo finiti a parlare di Ruby e dei nomi dei figli.
«Cyrus? Che cosa vuol dire?» mi chiese. Leggi il seguito di questo post »

Pubblicato 5 gennaio 2017 da MicioGatta in Enterprise, FabulandBlog, fanfic, I Naviganti, Star Trek

I Naviganti 33: Il Giorno di Sirleney (racconto su Star Trek: Enterprise)   1 comment

I Naviganti 33Dedicato a mia Madre

Rating: PG-13

Genere: Romanzo – avventura

Riassunto: Sbarcati su un pianeta pre-curvatura per recuperare un materiale per riparare le gondole, gli ufficiali dell’Enterprise porteranno a bordo ben più di qualche cassa del minerale.

Spoilers: Tutta Enterprise, più qualche riferimento qua e là a tutto Star Trek.

Dichiarazioni: “Star Trek: Enterprise” e tutti i suoi personaggi sono proprietà della Paramount e dei suoi autori. Questo è un racconto di fantasia, creato da una fan al solo scopo di intrattenimento e senza scopo di lucro. Ogni somiglianza a racconti, fanfiction, persone reali o fatti realmente accaduti è puramente casuale.

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“Non so se ti è capitato mai
di dover fare una lunga corsa
e a metà strada stanco dire a te stesso
‘adesso basta’….
Dici anche di voler morire,
dici ‘è meglio che correr così’
ma no, non puoi fermarti.”
(Edoardo Bennato, “Non Farti Cadere le Braccia”)

“Non c’è dramma peggiore che veder realizzati i propri sogni.”
(Federico Leoni)

(Trip)

Neuropressione.
Rilassante, riposante, rinvigorente, intima.
«Tocca a te?» biascico.
Sono sdraiato prono sulla panca del nostro alloggio e T’Pol mi sta massaggiando quel danna-to punto vicino alla scapola che mi fa male quando sono sotto pressione.
«No, non ne ho bisogno.»
«Sei stanca anche tu.»
Tripli turni per entrambi, da quattro giorni.
È successo un disastro. Leggi il seguito di questo post »

Pubblicato 28 settembre 2015 da MicioGatta in Enterprise, fanfic, I Naviganti, Star Trek

I Naviganti 32: Pathfinder (racconto su Star Trek: Enterprise)   1 comment

I Naviganti 32 PathfinderDedicato a mia Madre
Rating: PG-13

Genere: Romanzo – avventura

 

Riassunto: Il Capitano Malcolm Reed ricorda i bei tempi passati di quando era l’ufficiale agli armamenti sull’Enterprise.

 

Spoilers: Tutta Enterprise, più qualche riferimento qua e là a tutto Star Trek.

 

Dichiarazioni: “Star Trek: Enterprise” e tutti i suoi personaggi sono proprietà della Paramount e dei suoi autori. Questo è un racconto di fantasia, creato da una fan al solo scopo di intrattenimento e senza scopo di lucro. Ogni somiglianza a racconti, fanfiction, persone reali o fatti realmente accaduti è puramente casuale.

 

Locandina: Artwork by Giampiero.

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Mi chiamo Malcolm Reed. Sono il capitano della nave stellare a curvatura 7 “Tucker”, chiamata così in onore di Charles “Trip” Tucker III, capo ingegnere della gloriosa Enterprise NX-01. Dopo che Travis Mayweather ha ottenuto un comando, F’Ral è divenuta il mio primo ufficiale.

Ogni tanto mi capita di stare ad osservarla e ricordare quando, appena arrivata a bordo, mi aveva scambiato per il capitano. I primi giorni non la smetteva mai di parlare, a parte quando era al lavoro, concentrata, e faceva le fusa.

Non sono mai stato una persona che dava particolare confidenza agli altri, ma sull’Enterprise avevo creato rapporti più profondi che in precedenza. E F’Ral mi conquistò così in fretta che, meno di otto mesi dopo dal suo arrivo, svelai addirittura la mia segreta passione per il tango per fare un piacere a lei.

Abbiamo passato diverse avventure, dai tempi dell’Enterprise, e qualcuna è stata una disavventura.

Ultimamente mi è capitato di ripensare a quella volta che ci siamo ritrovati in mezzo a una nebulosa di azoto. È stata una delle tante volte che Archer mi trovava in disaccordo con lui, ma la sua curiosità aveva avuto la meglio.

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Pubblicato 12 aprile 2015 da MicioGatta in Enterprise, fanfic, I Naviganti, Star Trek

I Naviganti 31: Always On My Mind (racconto su Star Trek: Enterprise)   1 comment

I Naviganti 31 Always On My Mind (alta definizione).jpgDedicato a mia Madre

Rating: PG-13

Genere: Romanzo – avventura

Riassunto: Trip viene richiamato sulla Terra, ma T’Pol non rimane proprio “sola”.

Spoilers: Tutta Enterprise e qualche riferimento qua e là a tutto Star Trek.

Dichiarazioni: “Star Trek: Enterprise” e tutti i suoi personaggi sono proprietà della Paramount e dei suoi autori. Questo è un racconto di fantasia, creato da una fan al solo scopo di intrattenimento e senza scopo di lucro.

Ringraziamenti: per la bellissima copertina ringrazio Giampiero!

Scarica il racconto in formato PDF: I Naviganti 31: Always On My Mind.

Maybe I didn’t treat you
Quite as good as I should have
Maybe I didn’t love you
Quite as often as I could have
Little things I should have said and done
I just never took the time
You were always on my mind
[Forse non ti ho trattato
Così bene come avrei dovuto
Forse non ti ho amato
Così spesso come avrei potuto
Piccole cose che avrei dovuto dire e fare,
Non ho mai colto il momento giusto
Eri sempre nella mia mente]

(Elvis Presley – “Always On My Mind”)

Quando mia figlia mi chiede di raccontarle qualcosa di suo padre ho sempre qualche storia affascinante dei dieci anni che abbiamo vissuto più o meno insieme sull’Enterprise. Qualche volta T’Mir lo chiede anche a Jonathan o a Trip e poi ci fa notare dove le versioni non sono concordanti.

Non le ho mai raccontato, però, ciò che è successo nell’aprile del 2157.
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Pubblicato 18 gennaio 2015 da MicioGatta in Enterprise, fanfic, I Naviganti, Star Trek

I Naviganti 28: Paradise Lost (racconto su Star Trek: Enterprise)   1 comment

I Naviganti 28pl.jpgI Naviganti 28: Paradise Lost

di Monica Monti Castiglioni

Dedicato a mia Madre.

Rating: PG-13

Genere: Romanzo – avventura

Riassunto: Nuovi pianeti, nuove avventure, nuove culture, nuove allergie per Malcolm.

Spoilers: Tutta Enterprise, qualche riferimento qua e là a tutto Star Trek.

Dichiarazioni: “Star Trek: Enterprise” e tutti i suoi personaggi sono proprietà della Paramount e dei suoi autori. Questo è un racconto di fantasia, creato da una fan al solo scopo di intrattenimento e senza scopo di lucro. Ogni somiglianza a racconti, fanfiction, persone reali o fatti realmente accaduti è puramente casuale. F’Ral è mia!

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“Paradise Lost” (I Naviganti 28)

Let the sky fall
When it crumbles
We will stand tall
and face it all together.
[Lascia che il cielo cada,
quando va in pezzi
staremo in piedi
e affronteremo tutto insieme.]
(Adele, “Skyfall”)

Tonight
We are young
So let’s set the world on fire
We can burn brighter
Than the Sun.
[Stanotte
siamo giovani
Quindi incendiamo il mondo
possiamo bruciare più luminosi
del Sole.]
(Fun, “We Are Young”)

(T’Pol)

Mi rendo conto che sto correndo, più che camminando, verso l’infermeria. All’interfono, mentre ero sul ponte di comando assieme al turno beta e a Hoshi, Phlox mi ha detto che deve parlarmi di una questione urgente.
Ma porca, non capisci, Denobulano, che anche quello che stiamo facendo io e Hoshi è urgente?!
Ma non do voce a questo pensiero, molto umano, ancor più “tuckeriano”, e mi limito a un leggero sospiro e rispondergli un veloce “arrivo subito.”
Ho fretta, sia di sapere che caspita sia così urgente da interrompere il nostro lavoro, sia di tornare al più presto in plancia. Il guardiamarina Sato è bravissima, l’ho sempre ammirata per le sue capacità linguistiche – io ho fatto un po’ fatica ad imparare la lingua terrestre e non posso che apprezzare la facilità con cui Hoshi impara linguaggi alieni. Ma voglio comunque assisterla nella ricerca, è troppo importante.
Apro le porte dell’infermeria e trovo Phlox intento a fissare un monitor.
Spero che non inizi dal big bang a spiegarmi il problema, penso. Phlox ha il vizio di girare intorno al punto del discorso un po’ troppo anche per la mia pazienza vulcaniana.
«Dottore?»
Phlox si gira. Ha l’aria decisamente preoccupata e, questa volta, arriva subito al punto: «Dobbiamo riportare subito a bordo il signor Reed…. o presto morirà.»
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Pubblicato 4 giugno 2014 da MicioGatta in Enterprise, fanfic, I Naviganti, Star Trek

I Naviganti 27: Nauta (racconto su Star Trek: Enterprise)   1 comment

I Naviganti 27I Naviganti 27: Nauta

di Monica Monti Castiglioni

Dedicato a mia Madre.

Rating: PG-13

Genere: Romanzo – avventura

Riassunto: Uno sguardo sulla storia della famiglia Tucker.

Spoilers: Tutta Enterprise, qualche riferimento qua e là a tutto Star Trek.

Dichiarazioni: “Star Trek: Enterprise” e tutti i suoi personaggi sono proprietà della Paramount e dei suoi autori. Questo è un racconto di fantasia, creato da una fan al solo scopo di intrattenimento e senza scopo di lucro. Ogni somiglianza a racconti, fanfiction, persone reali o fatti realmente accaduti è puramente casuale. Seles Goknor e F’Ral sono miei!

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“Nauta” (I Naviganti 27)

Sleight of hand and twist of fate
On bed of nails she makes me wait
And I wait without you
With or without you
Through the strom we reach the shore
My hands are tired
My body bruised
She got me with
Nothing to win and
Nothing left to lose
With or without you….

[Abilità o colpo di fortuna
lei mi fa aspettare su un letto di chiodi
e aspetterò senza di te
con o senza di te
Attraverso la tempesta
abbiamo raggiunto la riva
Le mie mani sono stanche
Il mio corpo ferito
Lei mi ha lasciato con
Niente da vincere
Niente rimane da perdere
Con o senza di te….]
(U2, ” With or without you”)

I will love you, baby – always
And I’ll be there forever and a day
always
I’ll be there till the stars don’t shine
Till the heavens burst and
The words don’t rhyme
And I know when I die,
you’ll be on my mind
And I’ll love you – always

[Ti amerò, piccola – sempre
E sarò là per sempre più un giorno
sempre
Sarò là finché le stelle non brilleranno
Finché il paradiso esploderà e
Le parole non faranno rima
E so che quando morirò
tu sarai nella mia mente
E ti amerò – sempre.]
(Bon Jovi, “Always”)

 

È una bellissima giornata di sole. Il mare è increspato da onde perfette per fare surf, c’è una leggera brezza nell’aria, la spiaggia è piena di gente e io sono circondato dai miei amici. Siamo appena usciti dall’acqua, stiamo ridendo, scherzando e tutta la vita sembra un gioco. La maggior parte di noi, me compreso, ha un lavoro serio, che lo occupa per tutta la settimana. Ma il week end è nostro, del nostro gruppo.
Ieri sera, sabato sera, sono rientrato tardi come il solito. Ho sentito mio padre borbottare che su tre figli, uno gli è venuto testa di cavolo. Quel figlio sono io, ma ormai so come la pensa lui, non posso farci niente.
Né quella frase, né il ricordo di Jessica possono rovinare questa giornata perfetta.
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Pubblicato 28 dicembre 2013 da MicioGatta in Enterprise, fanfic, I Naviganti, Star Trek

I Naviganti 26: Il Naufragar M’È Dolce in Questo Mare (racconto su Star Trek: Enterprise)   1 comment

I Naviganti 26.jpgI Naviganti 26: Il Naufragar M’È Dolce in Questo Mare

di Monica Monti Castiglioni

Dedicato a mia Madre.

Rating: NC-17

Genere: Romanzo – avventura

Riassunto: Mentre T’Pol e F’Ral vanno incontro a una vecchia amica della Caitian, Trip va
incontro a una nuova, particolare conoscenza….

Spoilers: Tutta Enterprise, qualche riferimento qua e là a tutto Star Trek.

Dichiarazioni: “Star Trek: Enterprise” e tutti i suoi personaggi sono proprietà della Paramount e dei suoi autori. Questo è un racconto di fantasia, creato da una fan al solo scopo di intrattenimento e senza scopo di lucro. Ogni somiglianza a racconti, fanfiction, persone reali o fatti realmente accaduti è puramente casuale. Seles Goknor e F’Ral sono miei!

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“Il Naufragar M’È Dolce in Questo Mare” (I Naviganti 26)

E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.
(Giacomo Leopardi, “L’Infinito”)

(26 febbraio 2012)

C’era qualcosa che disturbava il suo sonno. Un rumore leggero, ma continuo. T’Pol aprì gli occhi e diede una leggera spinta sulla spalla di Trip. Lui si girò nel sonno e smise di russare.
T’Pol sospirò, il rumore non era cessato, poi Tucker non russava così forte da svegliarla. Era solo un leggero russare che, per quel che sapeva, era tipico dei maschi umani.
Si tirò a sedere e notò che una luce sulla consolle lampeggiava: una comunicazione in ingresso, ecco cos’era il rumore che l’aveva destata. Si alzò e andò al terminale. «C’è una comunicazione per lei, comandante.» disse Baird, del turno delta.
T’Pol lanciò uno sguardo a Trip. Le dava le spalle e sembrava non essersi accorto di nulla.
«Sì, la passi qui.» disse.
Lo schermo si illuminò e apparve Denak.
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Pubblicato 3 gennaio 2013 da MicioGatta in Enterprise, fanfic, I Naviganti, Star Trek

I Naviganti 25: Life! (racconto su Star Trek: Enterprise)   2 comments

I Naviganti 25.jpgI Naviganti 25: Life!

di Monica Monti Castiglioni

Dedicato a mia Madre.

Rating: PG-13

Genere: Romanzo – avventura

Riassunto: Una mattina, Trip Tucker si sveglia e…. nota che c’è qualcosa che, decisamente, non quadra….

Spoilers: Tutta Enterprise, più svariati riferimenti a Voyager e qua e là a tutto Star Trek.

Dichiarazioni: “Star Trek: Enterprise” e tutti i suoi personaggi sono proprietà della Paramount e dei suoi autori. Questo è un racconto di fantasia, creato da una fan al solo scopo di intrattenimento e senza scopo di lucro. Ogni somiglianza a racconti, fanfiction, persone reali o fatti realmente accaduti è puramente casuale. F’Ral è mia!

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“Life!” (I Naviganti 25)

Is there life on Mars?
[C’è vita su Marte?]
(David Bowie)

Time is gettin’ cold
What is going on?
Need to see it clear
Where do we go?
Why are you doing things,
all the things you do?
Life will never be the same
Life in changing.
[Il tempo si sta facendo freddo
che cosa succede?
C’è bisogno di vederci chiaro
Dove andiamo?
Perché fai cose,
tutte quelle cose che fai?
La vita non sarà più la stessa,
la vita sta cambiando.]
(Haddaway – Life)

(7 febbraio 2012)

Apro gli occhi e tutto ciò che ho intorno mi sembra strano, sconosciuto…. troppo bianco. Forse sono nella nuvoletta di meditazione di T’Pol. Ma non c’è la nebbiolina e poi non vedo perché dovrei stressarla anche durante la meditazione. Stiamo già insieme la maggior parte del tempo libero, dormiamo e mangiamo insieme e spesso lavoriamo insieme. Ho deciso che la meditazione dev’essere un momento tutto suo.
Certo, potrei essere qui perché c’è stato qualche problema. Ma non ricordo. Mi alzo sui gomiti, faccio fatica perché i miei muscoli fanno male e non c’è quel senso di leggerezza che trovavo nei nostri sogni ad occhi aperti condivisi.
No, non è uno di quelli. Sono in una stanza bianca, in un letto di metallo, con lenzuola bianche e una coperta beige con righe marroni. C’è una scrivania di frassino, una finestra chiusa oltre i cui vetri riesco a vedere delle sbarre.
Sbarre alla finestra?!
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Pubblicato 31 dicembre 2012 da MicioGatta in Enterprise, fanfic, I Naviganti, Star Trek

I Naviganti 24: Cat’Erina (racconto su Star Trek: Enterprise)   1 comment

I Naviganti 24.jpgI Naviganti 24: “Cat’Erina”

di Monica Monti Castiglioni

Dedicato a mia Madre.

Rating: PG-13

Genere: Romanzo – avventura

Riassunto: I love cooking!

Spoilers: Tutta Enterprise, più qualche riferimento qua e là a tutto Star Trek.

Dichiarazioni: “Star Trek: Enterprise” e tutti i suoi personaggi sono proprietà della Paramount e dei suoi autori. Questo è un racconto di fantasia, creato da una fan al solo scopo di intrattenimento e senza scopo di lucro. Ogni somiglianza a racconti, fanfiction, persone reali o fatti realmente accaduti è puramente casuale. F’Ral e Caterina sono mie!

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“Cat’Erina” (I Naviganti 24)

Ci vuol passione
molta pazienza
sciroppo di lampone
e un filo di incoscienza
ci vuol farina
del proprio sacco
sensualità latina
e un minimo distacco
si fa così
rossetto e cioccolato
che non mangiarli sarebbe un peccato
si fa così
si cuoce a fuoco lento
mescolando con sentimento.
(Ornella Vanoni – “Rossetto E Cioccolato”)

There’s a somebody I’m longin’ to see
I hope that he turns out to be
Someone who’ll watch over me.
[C’è qualcuno che desidero vedere
spero che si scopra che lui è
qualcuno che vegli su di me.]
(George & Ira Gershwin – Someone to Watch over Me)

(8 dicembre 2011)

(Caterina)

Mi chiamo Caterina Tirion. Sono una cuoca, come mia madre, mia nonna, mia bisnonna e una serie molto lunghe di donne prima di loro. Amo cucinare, ma solo se lo faccio per gli altri. La cucina è un’arte che va a messa a disposizione degli altri.
Ho passato la mia infanzia nella cucina del ristorante italiano della mia famiglia a San Francisco. Mio padre cercava di farmi appassionare alla scienza, dato che lui – prima di incontrare mia madre – viveva di fast food. Mia madre l’ha preso per la gola, ma lui ha sempre pensato che la vita della cuoca fosse troppo dura.
Così mi portava a vedere i Musei della Scienza, il mausoleo di Meucci, il Comando di Flotta, il Planetario….
Non fu molto contento quando decisi di seguire la strada delle donne di famiglia.
E anche quando, due anni dopo, ho deciso che San Francisco era troppo piccola per me…. Così mi sono arruolata presso la Flotta Astrale – caspita, mi ci ha portato lui decine di volte!
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Pubblicato 9 giugno 2012 da MicioGatta in Enterprise, fanfic, I Naviganti, Star Trek

I Naviganti 23: Someone to Watch Over Me (racconto su Star Trek: Enterprise)   1 comment

I Naviganti 23.jpgI Naviganti 23: “Someone to Watch Over Me”

di Monica Monti Castiglioni

Dedicato a mia Madre.

Rating: PG-13

Genere: Romanzo – avventura

Riassunto: Sull’Enterprise, Archer sta facendo un elogio funebre….

Spoilers: Tutta Enterprise, più qualche riferimento qua e là a tutto Star Trek.

Dichiarazioni: “Star Trek: Enterprise” e tutti i suoi personaggi sono proprietà della Paramount e dei suoi autori. Questo è un racconto di fantasia, creato da una fan al solo scopo di intrattenimento e senza scopo di lucro. Ogni somiglianza a racconti, fanfiction, persone reali o fatti realmente accaduti è puramente casuale. F’Ral, però, è mia!

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“Someone to Watch Over Me” (I Naviganti 23)

Once in your life you find someone
Who will turn your world around
Bring you up when you’re feelin’ down
Yeah, nothin’ could change what you mean to me
There’s lots that I could say
But just hold me now
‘Cause our love will light the way.
[Una volta nella vita trovi qualcuno
che stravolgerà il tuo mondo,
ti risolleva quando sei giù
Sì, niente può cambiare ciò che significhi per me.
Ci sono molte cose che potrei dire,
ma ora tienimi stretto soltanto
perché il nostro amore illuminerà la via.]
(Bryan Adams – Heaven)

(1° novembre 2011)

«La prova più difficile per qualsiasi capitano, per chiunque, è la perdita di un compagno. E oggi siamo qui riuniti per ricordarne uno.»
Jonathan Archer è in piedi vicino alla ringhiera e sta facendo un elogio funebre. La sua voce è seria, triste.
«Quando era con noi, ci ha mostrato quanto senso può davvero avere la vita di una persona. Non dimenticheremo mai quello che ha fatto per noi e per questa nave, che amava così tanto.»
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Pubblicato 6 Maggio 2012 da MicioGatta in Enterprise, fanfic, I Naviganti, Star Trek